La cura del proprio corpo e del viso in particolare, ha rappresentato nelle popolazioni, già a partire dai tempi più remoti, un interesse costante e sicuramente collegato allo sviluppo dei rapporti sociali. Il desiderio di avere e di proporre agli altri un aspetto gradevole è divenuto nel tempo oggetto di attenzione quotidiana e molte sono state le ricerche e gli studi collegati a questa esigenza. In questa ottica mantenere per quanto possibile un aspetto giovanile diviene un obbiettivo importante da raggiungere e non rappresenta solo un segno di decadenza della nostra società o una mancata accettazione dei nostri limiti ma ci riconduce ad un nostro atavico ed istintivo desiderio di perfezione e benessere che bene si incarna nel mito dell’eterna giovinezza.
<span”>In realtà la Medicina Estetica ha assistito in questi ultimi anni ad un sensibile aumento di richieste di intervento da parte di utenti che appartengono a strati sociali sempre più larghi.
Il medico estetico, il chirurgo plastico ed il dermatologo hanno quindi assunto un ruolo centrale nell’espletamento di questa materia. Il livello e la velocità di sviluppo nel settore medico dei sistemi laser ha permesso nell’ultimo decennio di trattare in modo più sicuro ed efficace molte lesioni cutanee sia patologiche che puramente estetiche. Le acquisizioni che hanno consentito una tale crescita si possono identificare in una migliore comprensione delle interazioni laser-tessuti ed in un affinamento tecnologico nella realizzazione dei sistemi laser che hanno come conseguenza una grande espansione delle possibili applicazioni in campo dermatologico.
Nuove tecnologie si sono sviluppate per il trattamento delle rughe, delle cicatrici post-acneiche e delle alterazioni pigmentarie, di tutto ciò in genere che riguarda il miglioramento della trama cutanea e della tonicità della pelle.
Trattamento laser
Oltre alle lunghezze d’onda del lontano infrarosso (CO2 10600 nm ed Herbium;Yag 2940 nm) e della Luce pulsata già valutate precedentemente anche i sistemi laser con lunghezze d’onda nel vicino e medio infrarosso (frazionali non ablativi) quali, ND:Yag 1320 nm, ND:Yag 1340 nm, ND:Yag 1064 L.P., Erbium Glass 1540 nm, Diodo 1450 nm, Infrarosso 750-1800 nm, sono in grado di penetrare a varie profondità nel tessuto e attraverso una denaturazione del collagene, stimolano produzione di nuovo collagene di tipo III e di fattori angiogenetici responsabili di una migliore perfusione del circolo dermico. In virtù di questi cambiamenti la cute trattata assume un aspetto compatto e più tonico, con migliore plasticità e levigatezza clinicamente apprezzabili.
Rughe del volto
Le rughe sono certamente il risultato inequivocabile dell’avanzare dell’età, ma esistono anche quelle definite di espressione. Rughe di espressione si manifestano anche sul viso giovane per un’azione riflessa dei muscoli facciali. Queste rughe, o pieghe di espressione, si diversificano da quelle di senescenza proprio perché non si formano su un’epidermide che ha perduto la sua normale elasticità.
Alcune abitudini, come la contrazione della bocca quando si fuma, l’ammiccamento frequente degli occhi, per esempio del miope, il ravvicinare le sopracciglia alla radice del naso, tipico gesto del pensatore, determinano pieghe dermiche.
Trattamento laser
Diverse sono le sorgenti laser da poter utilizzare nel trattamento delle rughe, ma la nostra esperienza ci ha guidato verso una sorgente CO2 10600 nm applicata ad una scansione frazionale minimamente ablativa (molto utile anche la tradizionale scansione ablativa, skin resurfacing ablativo, che implica però lunghi tempi di guarigione).
La metodica dello skin resurfacing frazionale minimamente ablativo si è dimostrata efficace nell’attenuazione delle rughe. Si osserva un notevole e progressivo miglioramento dell’elasticità della cute e della texture, grazie all’attivazione fibroblastica e alla neocollagenogenesi, con un effetto finale di migliore plasticità e levigatezza cutanea.
E’ stata osservata in genere una sensibile riduzione dei segni del fotodanneggiamento. Positive sono anche le osservazioni soggettive riferite dai pazienti riguardo al dolore durante il trattamento, ai tempi di guarigione ed alla sensazione di levigatezza e compattezza della cute da loro stessi rilevate.
Nella nostra esperienza la tecnologia frazionale minimamente ablativa si è dimostrata una metodica efficace e sicura consentendo di raggiungere risultati soddisfacenti con una o più applicazioni, con tempi di recupero mai superiori ai dieci giorni. La metodica può essere quindi considerata come una valida risposta tecnologica alla sempre maggiore richiesta di risultati correlati a ridotti tempi di guarigione.