Il follicolo pilifero è formato dall’insieme del pelo e delle sue guaine epiteliali. Macroscopicamente il pelo è composto da un fusto ed una radice. Istologicamente, il follicolo pilifero si suddivide in infundibulo, istmo e segmento inferiore.
Il bulbo è la porzione terminale del segmento inferiore e contiene le cellule della matrice. Queste, tramite un processo differenziativo diversificato, danno origine al pelo e alla guaina epiteliale interna. Il follicolo pilifero è una struttura dinamica che va incontro a fasi di crescita (anagen), d’involuzione (catagen) e di riposo (telogen), caratterizzate da tipiche alterazioni istologiche.
Trattamento laser
I laser usati per l’epilazione sono: il ND:Yag (1064 nm), l’Alessandrite (755 nm), il Diodo (810 mn). Anche la Luce pulsata (sorgente non laser) è utilizzata nel trattamento di epilazione. Il target per l’epilazione è rappresentato dall’eumelanina che è concentrata nel fusto, nel follicolo pilifero, nella papilla dermica e nel bulge.
Per una corretta laser-epilazione si deve tenere conto delle caratteristiche anatomiche e biologiche del pelo. La tecnica operatoria prevede la rasatura dell’area da trattare, l’uso di un valido sistema di raffreddamento per ridurre il rischio di danni indesiderati, la scelta di parametri operativi in relazione al fototipo ed alla sede anatomica.
In base alle sedi trattate l’intervallo fra le sedute è compreso fra i venti ed i quaranta giorni. Attualmente i sistemi disponibili sono in grado di garantire una regressione della crescita pilifera variabile dal 30 all’85%.
Quindi prescindendo dal sistema e dalla lunghezza d’onda utilizzata, a tutt’oggi non si può parlare di epilazione definitiva ma è più corretto parlare di “Epilazione progressiva” intesa come un metodo e non già come un risultato permanente.